GENITORI ADOTTIVI

Quando una coppia decide di adottare un figlio sa che l’aspetta un lungo percorso fatto di test, valutazioni, colloqui... e che la decisione di “idoneità” spetta ad un professionista dell’equipe, da lui dipende l’essere genitori. Quanti dubbi, sensazioni di inadeguatezza, domande così personali e apparentemente inutili al fine della futura adozione.
Le emozioni sono molte e varie, sia che il verdetto sia positivo e si proceda attendendo l’appaiamento con un bambino in Italia, ma molto più spesso all’estero, sia che il verdetto sia negativo e la coppia si ritrovi a dover fare i conti con un sogno infranto, chiedendosi dove ha sbagliato.

Un sostegno psicologico “super partes” può essere utile, uno psicologo che aiuti la coppia durante questo percorso, dalla selezione all’arrivo del bambino e che segua poi la famiglia durante la vita genitoriale futura, con tutti i cambiamenti e difficoltà che si incontreranno. I genitori adottivi dovranno sempre fare i conti con la “diversità” sia che l’avvertirà il bambino, sia che altri la facciano percepire loro, fisicamente, la cultura, il Paese da cui proviene loro figlio, la sua identità e la sua storia, i suoi genitori naturali. Soprattutto in adolescenza il ragazzo farà i conti con la propria vera identità e con tutti i “SE” di una possibile vita vissuta nel suo paese d’origine invece che qui con i genitori adottivi.