ANSIA E ATTACCHI DI PANICO

L'ansia è una normale risposta fisiologica del nostro organismo: in situazioni di pericolo ci predispone per trovare in tempi brevi una risposta efficace di reazione o di fuga.
L'ansia quindi può essere anche “positiva” quando ci attiva moderatamente, permettendoci di rimanere in allerta e vigili, pronti ad una risposta immediata fornendo la tensione necessaria per affrontare una determinata situazione..
Se invece l'ansia aumenta al di sopra di una certa soglia, diventando “negativa”, l'esito e la qualità della prestazione ne risentiranno.

L'ansia è comune a tutte le età, anche nei bambini e negli adolescenti. Parlare di disturbo d'ansia però è più difficile, dato che nei bambini spesso si aggiunge o sovrappone alle comuni paure infantili.

ANSIA DI SEPARAZIONE


L'ansia è scatenata dalla separazione da persone familiari, di solito i genitori, o quando ci si allontana da casa.
La reazione è eccessiva (pianto inconsolabile) e spesso si verifica con anticipazione che provoca lamentele e sintomi somatici (mal di testa, mal di pancia, febbre...).
Dopo che è avvenuta la separazione il bambino è inconsolabile, ed esprime il timore che il genitore non ritornerà o che accadrà qualche tragedia che farà si che il bambino non veda più il genitore.

COMPORTAMENTI ALLARME

- ansia eccessiva ed inappropriata per la separazione da casa e dai familiari
- malessere eccessivo ricorrente in occasione della separazione
- eccesiva preoccupazione riguardo alla perdita dei familiari
- eccessiva preoccupazione possa accadere un vento imprevisto che lo separi dai familiari
- persistente rifiuto di andare a scuola o ovunque non siano presenti familiari
- persistente ed eccessiva paura a stare solo
- rifiuto di dormire senza un genitore accanto o di dormire fuori casa
- ripetuti incubi sulla separazione dai familiari
- ripetute lamentele di sintomi fisici


ATTACCO DI PANICO


L'attacco di panico è un breve periodo di tempo (di solito alcuni minuti) in cui improvvisamente e inaspettatamente il soggetto avverte intensa paura accompagnata da sintomi fisici come:

palpitazioni, respiro corto, dolore al petto, mancanza d'aria, soffocamento, sudorazione, tremori, brividi, nausea, formicolio, paura di morire.

L'episodio non è considerata una reazione ad uno stimolo riconoscibile come nelle fobie, ma il contesto in cui il primo episodio si manifesta è sempre importante per la diagnosi.

Data la terribile esperienza provata durante l'attacco esso diventa ancora più spiacevole poiché induce il soggetto a vivere nell'ansia continua temendo il ripresentarsi improvviso di un nuovo attacco, aumentando quindi l'ansia, portandolo a situazioni di evitamento di situazioni e luoghi connessi con il primo attacco, limitando quindi la normale vita quotidiana.