IL BULLISMO

Il bullismo è un'azione che mira volontariamente a fare del male e/o intimidire qualcuno.

Spesso è persistente ed è difficile per le vittime riuscire a difendersi.

È caratterizzato da:

- INTENZIONALITÁ di far male all'altro e procurargli danno

- RIPETIZIONE DEL COMPORTAMENTO AGGRESSIVO solitamente non si tratta di un episodio singolo ma di aggressioni quotidiane.

- SQUILIBRIO DI POTERE TRA IL BULLO E LA VITTIMA dovuta ad una maggiore età, maggiore forza fisica o supremazia psicologica.

I bulli scelgono quei compagni con qualche “diversità fisica” (in sovrappeso, bassa statura, colore di pelle diverso...) o con una “debolezza psicologica” (timidi, introversi...).

Molte volte il bullo è affiancato da un gruppo di seguaci sostenitori, mentre la vittima si trova da sola o con amici non in grado di difendersi.

TIPO DI PREPOTENZE MESSE IN ATTO


FISICHE

- Dirette: prepotenza fisica (spinte, calci, pugni, botte...)

- Indirette: prepotenza strumentale (rubare, rompere, danneggiare materiale scolastico, vestiti, soldi...)

VERBALI

- Dirette: prepotenza verbale(insultare, minacciare, prendere in giro, ridicolizzare...)

- Indirette: prepotenza sociale (svelare segreti, escludere dal gruppo, negare l'amicizia, isolare...)

CHI É IL BULLO?


Il bullo è il ragazzo prepotente o il capo di un piccolo gruppo o banda, il suo modo elettivo di espressione è tramite la forza, la violenza, le provocazioni, i ricatti.

Ha bisogno di detenere il potere e mostrarlo dominando gli altri.

Anche il bullo va aiutato!

Spesso proviene da una famiglia problematica, che non ha fornito una corretta educazione e un modello di comportamento con gli altri, spesso a casa sua le liti familiari sono all'ordine del giorno e il modello fornito dai genitori è l'uso della forza, dell'aggressione, dell'offesa per “vincere”.

Spesso non gli sono state fornite chiare regole da rispettare, né dei limiti che ponessero fine a comportamenti inadeguati (no, punizioni coerenti con la violazione della regola).

CHI É LA VITTIMA?


La vittima è spesso rappresentata da un bambino/ragazzo più debole fisicamente e/o psicologicamente: meno forte, più piccolo, timido, insicuro, con poca autostima...

Basta una caratteristica che lo rende diverso dagli altri a renderlo vittima: portare gli occhiali, un accento particolare, una disabilità, avere un'altra razza...

La vittima spesso non reagisce, non si confida con nessuno, nega che esista una situazione di bullismo che lo coinvolge, spesso si sente colpevole dell'accaduto.

Aumentare l'autostima e l'autoefficacia aiuta!

Rendere anche la vittima consapevole delle diversità senza che ciò comporti in lui un senso di colpa, ognuno di noi ha pregi e difetti, accorgerci ed essere consapevoli delle nostre potenzialità ci rende più sicuri di noi stessi e in grado di reagire, magari non fisicamente ma denunciando l'accaduto!

I LUOGHI DEL BULLISMO


La scuola è il luogo elettivo dove avvengono il maggior numero di episodi, durante alcuni momenti o in alcuni luoghi la sorveglianza dell'adulto è minore (bagni, corridoi, cortile, periodi di pausa tra lezioni...).

Molti episodi avvengono nel tragitto casa-scuola dove il controllo dell'adulto non è costante o non è presente (autobus, treno, tragitto in bici o a piedi...)

Internet, cellulari e social network (via sms, chat, facebook, twitter, whatsapp...)

COS'É IL CYBER-BULLISMO?


È una nuova forma di bullismo, molto più estesa è rinforzata dalla facilità dell'uso dei mezzi tecnologici e dalla loro diffusione tra la popolazione giovanile.

- ASPAZIALE e ATEMPORALE: ognuno può agire ovunque si trovi, anche se molto lontano spazialmente dalla vittima, ed essa è sempre raggiungibile non appena accende il cellulare, si connette ad internet, usa una determinata applicazione o social network.

Non esiste riparo se non isolandosi tecnologicamente!

- ANONIMO: oltre all'ostilità aperta ed esplicita in cui il bullo è riconoscibile dal proprio profilo personale, vi è anche la possibilità dell'uso della forma anonima tramite cui il bullo è difficilmente rintracciabile e riconoscibile.

- AUMENTO DELLA FORZA DEGLI ATTACCHI E DELLA DISINIBIZIONE

La forma anonima e il mezzo tecnologico come mediatore provocano una maggior sicurezza anche nel bullo più debole, il quale si sente più forte e al sicuro da un'eventuale risposta della vittima.

L'anonimato inoltre rende difficilmente rintracciabile e punibile l'aggressore “invitandolo” ad inasprire le proprie offese fino a giungere all'estremo.

Ricordiamoci che il bullismo non è un fenomeno prettamente maschile, anche le femmine possono essere bulli!

I SEGNALI DEL BULLISMO


Vi sono dei segnali specifici a cui l'adulto deve prestare attenzione per capire se un ragazzo è vittima di bullismo:

torna da scuola con vestiti stracciati o sgualciti e con libri e/o oggetti rovinati o senza qualche materiale scolastico (colori, colla, forbici...) ; ha spesso lividi, ferite, tagli e graffi

non trascorre il tempo con compagni di classe o coetanei, non viene invitato alle feste

ha paura o si rifiuta di andare a scuola

presenta diversi sintomi di malessere, soprattutto prima di andare a scuola, quali disturbi allo stomaco, mal di testa, attacchi d'ansia, incubi e sonno disturbato

ha frequenti sbalzi d'umore, ma il più delle volte è infelice, triste, irritato e manifesta scatti d'ira

ha problemi di concentrazione e di apprendimento, peggiorano i voti, diminuisce l'interesse verso la scuola, e il ragazzo può decidere di lasciare la scuola.

Per limitare il rischio che un bambino ansioso e insicuro diventi una vittima è importante che i genitori lo stimolino ad acquisire una maggiore indipendenza, autostima e capacità di affermarsi nel gruppo dei coetanei