PROBLEMI EDUCATIVI

Compito dei genitori e dei familiari è educare i bambini alle norme sociali e morali, insegnare loro la buona educazione, lo stare con gli altri e il rispetto reciproco.
Anche gli insegnanti fanno la loro parte nel contesto scolastico, ampliando la conoscenza degli alunni anche dal punto di vista nozionistico.
Tutti questi apprendimenti sono finalizzati a rendere il bambino e il ragazzo sempre più indipendente e autonomo, capace di agire e ragionare da solo, ovviamente in compiti adeguati all’età.
La cosa importante da tenere a mente è che ognuno sceglie il modo di educare ed insegnare che sente più adeguato, per sé e per il bambino, va cercato l’accordo tra genitori, per dare le stesse regole, concedere gli stessi benefici e impartire le stesse punizioni, poi ogni genitore cercherà di farle rispettare nel modo che trova “più suo”.

- Insegnare l’autonomia:

tenersi pulito, vestirsi da solo, mangiare da solo, preparare la cartella, svolgere i compiti in autonomia, ricordare il materiale da portare a scuola...
C’è un momento per le coccole e un momento per il dovere, fare le cose al posto del bambino non lo rende autonomo, egli può essere in grado di svolgere il compito da solo, ma volere la vostra presenza come segno d’attenzione e d'amore.

- Insegnare la sincerità:

meglio essere sinceri e non dire bugie perché prima o poi vengono scoperte. A volte ammettere sinceramente di aver commesso uno sbaglio è meno grave che essere scoperti dopo aver mentito a riguardo.
Tutti i bambini prima o poi capiscono che a volte riescono a scappare ad una punizione dicendo una piccola bugia, per il proprio tornaconto, ancor meglio se riescono ad incastrare il fratello dispettoso o l’amico antipatico.
Fate capire quanto sia importante per voi la sincerità e discutete sulle motivazioni che portano ad una determinata azione, prima di attribuire la solita punizione.

- Insegnare la legalità:

ogni cosa va guadagnata! Un giocattolo o una caramella ci verrà regalata, offerta o la compreremo con la paghetta.
In ogni bambino scatta l’impulso a rubare qualcosa, può essere un giocattolo che un amico ha e lui no, o un dolcetto che la mamma non vuole comprargli... spesso senza pensare alle conseguenze lo prende e basta.
Questo comportamento può essere dato dall’impellente bisogno che deve essere immediatamente soddisfatto e che non riesce ad aspettare fino “alla prossima volta” o ad avere denaro sufficiente per comprarlo; o dal semplice confronto con chi ha già questa cosa e ne decanta le doti estremamente divertenti e irrinunciabili!

- Insegnare la socialità:

esiste un modo corretto di agire con l’altro, per creare una duratura e soddisfacente relazione d’amicizia, chiacchierare, condividere interessi comuni, giocare assieme...
A volte un bambino inserito in un nuovo gruppo di pari può faticare ad inserirsi e a venir accettato e cerca di trovare un suo modo per prevaricare i compagni: li insulta, li prende in giro, dice parolacce, li picchia, li spinge o li strattona. È un suo modo per farsi vedere invulnerabile, forte, un leader; spesso però ottiene l’effetto opposto: gli altri bambini lo escludono ulteriormente.
Insegniamo loro che la comunicazione e il dialogo sono alla base di ogni relazione e che la gentilezza funziona mille volte meglio della prepotenza.